La nuova strada Alzaia

In questi ultimi due anni, in linea con un ritrovato interesse per quanto fa parte della cultura e delle tradizioni locali, l'Amministrazione comunale di Pescantina ha provveduto, superando non pochi ostacoli, al recupero e alla valorizzazione della strada alzaia.

Liberata da sterpi e immondizie, la strada è tornata percorribile per circa otto chilometri da un estremità all'altra del Comune, ed è diventata un interessante itinerario da percorrere a piedi, in bicicletta, o a cavallo.
Lungo di essa gli amanti della natura e dello sprot, o gli appasionati di storia del territorio, possono trovare occasioni di svago o di arricchimento culturale.
Il percorso si presenta in alcuni punti rettilineo e aperto, in altri sinuoso e stretto, in forma di sentiero, con il fondo ghiaioso, o sabbioso, o ad acciottolato (presso il centro abitato di Pescntina).

Da un lato si trovano campi coltivati, abitazioni, piccole superfici boschive. Dall'altro scorre il fiume Adige, le cui acque lambiscono la strada alzaia o le dune di sabbia ed erba che si allineano ad essa, interrotte in qualche punto da scampoli di canneto.

La componente vegetazionale è a tratti molto ricca (ad esempio tra Settimo e Tremolè, presso Arcè, prima e dopo S.Lucia). Alberi tra cuo predominano i pioppi, i salici e le robinie, arbusti, piante erbacee, compongono dei microambienti singolari e parecchio suggestivi.
E' soprattutto qui, ma anche tra le erbe delle dune e sulla stessa stada alzaia, quasi sempre accompagnata da vecchi muri di sasso su cui crescono l'edera e varie piantine ruderali, che a volte si mostrano uccelli stanziali e anche qualche migratore, piccoli rettili e piccoli mammiferi, varie specie di invertebrati.
Lungo la gran parte del percorso rimangono, inoltre, i segni delle multiformi attività umane che già un tempo rendevano prosperi questi lughi e che arricchivano di fascino le sponde del fiume.
Resti di basamenti di ruote idrovore e di canali di irrigazione, mulini terragni (di quelli galleggiant non rimane traccia), fornaci, resistono nonstante i colpi assestati dal tempo e dagli uomini.
Tali elementi insieme al tessuto urbano pescantinese, ricco di spunti archittettonici e ambientali significativi, accrescono il "percorso strada alzaia" di cmponenti pittoresche e ne fanno unn itinerario a modo suo unico.

Sono qui elencati (rispettando il senso di marcia dei conduttori di cavalli da traino) gli aspetti più rilevanti:

Nassar
Località di interesse ambientale. 
Mulino terragno, con canale "alimentatore" Colombina Settimo Villa Morando. Villa Mirandola. Chiesa S.Antonio Abate, con brani di affreschi. Villa Bertoldi, con cappella dedicata a S.Antonio di Padova. Villa Vascone - Bricci. Villa Sparvieri. Targhe attestanti il livello raggiunto dall'Adige durante la piena del 1719 e del 1882. Resti di impianti di irrgazione. Mulino detto del "Progno".

Tremolè
Edificio signorile "la Presa". Colonnetta di confine comunale, con iscrizione del 1701.

Pescantina
Località di interesse ambientale (vicoli caratteristici, piazzette, case antiche con loggiato). Edifici signorili, tra cui palazzo Bettelloni, sede municipale e la cosidetta "Cà del Comun", sulla quale sono segati i livelli 
raggiunti dalle piene nei secoli passati. Chiesa di S.Rocco, con elementi medievali. Fornace Righetti (integra, anche se non più in funzione). Casa dell "Guardia di Finanza", la quale controllava i traffici sul fiume.

Mandella
Parrocchiale di S.Lorenzo, con i resti della pieve romanica e altri edifici antichi. Basamento di ruota idrovora. Resti di un antica fornace (probabilmente utilizzata anche come fomderia di campane) Piture murali. 

Arcè
Località di interesse ambientale. Pitture murali. Villa Albertini da Sacco, Con torrette lungo il muro di cinta. Chiesa romanica di S.Michele, con affreschi. Resti di impianti di irrigazione.

Roveiago - Tegnente S.Lucia
Resti di impianti di irrigazione. Chiesa di S.Lucia da Pol, di origine medievale, con brani di affreschi. Resti di impianti di irrigazione (i più imponenti della zona).
 
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